Al rifugio Lausen sui Lessini

Lunghezza:  12,3 Km
Dislivello: 521 m
Tempo: 3h20
Altitudine max: 1274 m
Difficoltà: facile

Siamo nella zona centrale del parco naturale regionale della Lessinia, un vasto altipiano racchiuso a nord dal gruppo del Carega, dalla Val Lagarina a ovest, dalla val Leogra ad est, dal corso dell'Adige e dall'alta pianura veronese a sud. L'escursione ad anello, facile e adatta a tutti,  parte da Velo Veronese e attraversando una zona del parco conduce al Rifugio Lausen (1200 m.) in circa 2h; si scende poi nella valle sottostante a si ritorna a Velo passando per diverse contrade. La neve contribuisce a creare paesaggi  molto belli fatti di linee dolci e solitudine. L'impronta dell'uomo è limitata alle sparse malghe, alle contrade quasi deserte ed ai sentieri delimitati da lastroni di roccia.
Il rifugio Lausen in inverno è aperto nel fine settimana (ma anche in altri giorni, telefonare per informazioni)  ed è molto frequentato vista la possibilità di arrivarci anche in auto
Come arrivare da Rovereto: a) sulla SS12 in località Sdruzzinà, dopo Ala, prendere sulla sinistra la strada SP211 per la Sega di Ala, poi Passo Fittanze, Erbezzo e Bosco Chiesanuova (62 Km, 1h26); b) sulla SS12 in prossimità di Peri prendere la SP57 per Fosse, Lugo di Grezzana, Cerro Veronese (71 km, 1h30). Posteggio nella piazzetta del paese
Lasciamo Velo Veronese con le sua case colorate e scendiamo nel vallone sottostante verso località Valle dove ci accolgono alcuni cani sciolti ma rispettosi dei confini di loro competenza
Superata Valle risaliamo e dopo aver attraversato la SP31 prendiamo sulla sinistra il sentiero 11 che aggira alla base il monte Purga
Arriviamo in località Croce dove scambiamo quattro chiacchiere con un uomo seduto davanti alla sua casa. Ci parla dei pochi ultimi abitanti rimasti in paese e della presenza di lupi nei boschi la cui impronta è facilmente rintracciabile sulla neve (i polpastrelli e le tracce di artigli dei lupi sono generalmente più lunghi che nei cani domestici)

I paesini della Lessinia centrale, chiamati contrade, erano nuclei di popolazioni cimbre (Tzimbar) di origine e lingua bavarese, insediatisi in epoca medioevale; anche durante il lungo periodo della dominazione veneta conservarono una forte autonomia amministrativa. Come in molte zone del Trentino la comunità si era data delle "Regole", leggi che definivano la gestione dei pascoli e dei boschi 

Dopo Croce il sentiero comincia a salire più ripido attorno al monte Purga, naturale punto panoramico e strategico sui Lessini e dove già in epoca romana esisteva un castelliere. Alla fine della salita intercettiamo una strada che seguiamo per un po' fino a prendere il sentiero 253 sulla sinistra
Continuiamo a salire senza strappi fino a raggiungere una zona più elevata di pascolo dove l'orizzonte si fa più ampio, delimitato a nord delle cime del Carega. Giungiamo alla massiccia croce del Gal posta nei pressi di un crocevia dove troveremo le prime indicazioni per il rifugio Lausen. La croce con le iniziali del committente è in marmo rosso di Verona. Pare che queste croci venissero erette per difendere i viandanti da streghe ed altri esseri malefici che infestavano nelle ore notturne le vicinanze degli incroci a tre vie

Scendiamo nel vallone sottosante fino a raggiungere un tratto pianeggiante

In un paesaggio alla Bruegel saliamo, scendiamo e contorniamo morbidi dossi immacolati



Le lastre disposte a tratti lungo il sentiero segnavano i confini delle proprietà


Arriviamo sotto una collina sulla cui sommità scorgiamo Sengio Rosso alto, nucleo di poche case a metà strada tra malga e una contrada che a dispetto della sua immagine desolata conserva ancora una solida struttura. Decidiamo di fare una digressione per andare a visitarlo 





Lasciato Sengio Rosso alto ritorniamo sul sentiero per il rifugio Lausen, la meta di oggi. Il gestore Danny, nonostante sia un giorno di chiusura ci ha fatto la cortesia di aprirlo e ci attende
Ultimo strappo prima del rifugio
Arrivati sul sommo della collina scorgiamo le cime del Carega (le Piccole Dolomiti), Ci troviamo sui bordi della val d'Illasi, una delle grandi valli che dal Carega scendono verso la pianura veronese

Danny, il simpatico e generoso gestore del rifugio Lausen

Dopo la pausa pranzo lasciamo il rifugio e scendiamo nel vallone sottostante
Raggiungiamo contrada Pozze


Uno sguardo verso la montagna per vedere un'ultima volta il rifugio Lausen, posto in posizione panoramica sulla pianura.
Contrada Covel
Sul ritorno incontriamo ancora altre contrade: tutte con la loro fontana, le antiche stalle, i dignitosi e curati capitelli, le imposte rigorosamente chiuse che la dicono lunga sul loro destino. Poi ogni tanto un cane che ci abbaia e qualche vecchietto con cui scambiamo due chiacchiere
Man mano che ci avviciniamo a Velo Veronese vediamo qualche segno di attività agricola e più vita nelle contrade. La natura che ancora dorme sulle alture qui si sta lentamente svegliando. Nei campi si è concimato e tra non molto qui sarà tutto meravigliosamente verde. Ritorniamo a contrada Valle e riprendiamo a salire lungo il sentiero che ci riporta in breve a Velo Veronese ed ai rumori della civiltà. 

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