Sasso Rosso sui Lagorai


Lunghezza: 12,21 Km
Dislivello: 937 m
Tempo in movimento: 4h10
Altitudine max: 2312 m
Difficoltà: media


Questo giro è una variante breve del più classico giro che parte dal parcheggio Frotten sopra Palù del Fersina in Val dei Mocheni, sale al rifugio Sette Selle (1978 m.) sul sentiero Sat 343, attraversa la dorsale del Sasso Rotto e Sasso Rosso e dopo aver raggiunto il Passo del Lago scende al lago Erdemolo e quindi ritorna al parcheggio.Qui una relazione completa del giro ad anello


Il rifugio Sette Selle

La prima parte del nostro percorso ricalca il tracciato classico.

Dopo aver raggiunto il rifugio Sette Selle (1h15 ), siamo saliti sotto il versante nord dell’omonima cima (50’). Abbiamo quindi percorso in saliscendi il sentiero che corre verso est sotto la lunga dorsale di cime fino ad arrivare al bivio da dove parte il sentiero per la forcella del Sasso Rotto (2285m.) raggiunta in soli 10’

Il Sasso Rotto
Si segue poi sulla destra una traccia che tra i tipici massi di porfido di queste zone conduce ai resti di fortificazioni austriache della Grande Guerra (2307m.). Continuando per altri pochi metri si arriverebbe sulla cima del Sasso Rosso (2310 m.) ma noi ci siamo fermati al vecchio accampamento austriaco da dove il panorama è comunque molto impressionante. 

Da lassù si apre verso nord una vasta zona desolata dove cime basse dal profilo morbido e sinuoso coperte di erba giallo ocra racchiudono ampie conche e laghetti ghiacciati.

Panorama verso la Valsugana
Lontano sullo sfondo cima d’Asta e cima di Cece. A destra per una serie di balze lo sguardo arriva fino alla Valsugana, a sinistra invece l’imponente parete frastagliata del Sasso Rotto delimita l’orizzonte.
Il colore rosso giallastro delle rocce e dell’erba rimanda subito ai paesaggi marziani o a certe scene del Signore degli Anelli. Vedrei bene qui la location per le Terre di mezzo e la Cima d’Asta rappresentare Mordor, il regno di Sauron.
Camminare sui questi monti significa entrare a far parte, anche se solo per poche ore, di un mondo solitario dove l'impronta dell'uomo è discreta e, soprattutto d'inverno, il silenzio è palpabile.

Ridiscesi sul 343 abbiamo raggiunto sotto un vento sferzante la Forcella delle Conelle e quindi Forcella Cavè (2184 m.). Purtroppo l’ora ormai tarda ci ha impedito di arrivare al lago Erdemolo dal passo del Lago; abbiamo quindi scelto di scendere dalla Forcella Cavè lungo il sentiero 343A

Il Brenta
Più in basso abbiamo intercettato il Sat 324 proveniente dal lago Erdemolo che in 1h45 ci ha riportati al parcheggio. Una spettacolare cascata di ghiaccio ed ancor prima, in occasione di una pausa, la vista di un bellissimo ermellino bianco, ci hanno ricompensato ampiamente della fatica e del freddo patito.




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