Trek nel parco naturale delle Odle-Puez


Attenzione: il sentiero che da Forcella Pana scende verso sentiero 35 Adolf Munkel è chiuso e non si sa quando verrà riaperto. Prima di effettuare questo trek dunque informatevi presso l'Associazione Turistica S. Cristina in val Gardena (39 0471 777800). E-mail: s.cristina@valgardena.it.  
Un'alternativa è quella di salire dal rif. Firenze alla Forcella de Mesdì sul sentiero 20 e per lo stesso sentiero (salita e discesa molto ripidi) scendere fino all'intersezione con il sentiero 35 
12/10/2023

Tutto il trek

Lunghezza : 43,4 Km
Dislivello : 3039 m
Tempo in movimento: 13h50
Altitudine max: 2907 m
Difficoltà:  media

Questo bellissimo trek di tre giorni si svolge nel Parco naturale Odle-Puez situato tra la Val di Funes, la val Gardena e la Val Badia. La prima tappa è la più lunga e la più faticosa, la terza la più breve e semplice. Nelle prime due si devono prevedere abbondanti provviste d'acqua. I rifugi Genova e Puez sono molto frequentati perché si trovano sull'Alta Via della dolomiti n°2 quindi bisogna prenotare per tempo. 
Le tappe
Primo giorno: Selva di Val Gardena - Rifugio Genova
Secondo giorno: Rifugio Genova-Rifugio Puez, con salita al Piz Duleda 
Terzo giorno: Rifugio Puez-Selva di Val Gardena
Partenza e arrivo presso il posteggio gratuito a Daunei, località sopra Selva

Come arrivare: si esce dalla A22 a Bolzano nord e si seguono le indicazioni per la val Gardena. Giunti a Selva di val Gardena si seguono quelle per Daunei, località posta sopra il paese dove si trova un ampio parcheggio

Primo giorno 
Lunghezza: km 17,6
Dislivello: 1410 m.
Tempo in movimento: 5h15
Dal parcheggio seguiamo il sentiero 3 in direzione del Rifugio Firenze. Giunti sui pascoli sopra Selva si apre una straordinaria vista sul gruppo del Sassolungo 
Raggiungiamo senza fermarci questa Hutte, il rifugio Juac a 1905 m
Un'altra imperdibile vista sul Sassolungo
Alla sinistra di questa valle c'è il gruppo delle Odle, alla sua destra quello del Puez. Ci passa un sentiero che raggiunge la forcella della Roa 
Raggiungiamo in breve il rifugio Firenze 2037 m. affollato perché raggiungibile facilmente anche da famiglie con bambini
Continuiamo ora sul sentiero 1 attraversando in diagonale i verdi pascoli dell'Alpe di Cisles
Il pascolo è disseminato di baite e attraversato da numerose sterrate
Raggiungiamo Baita Troies 2250 m. situata a poca distanza da Forcella Pana. Da qui inizia l'ultima parte della salita piuttosto ripida alla forcella
Ecco il caotico e primordiale paesaggio delle Odle da Forcella Pana. A me ricorda sempre i denti malconci di un vecchio squalo. Poco distante si trova il rifugio Seceda con uno straordinario osservatorio sulle Dolomiti occidentali fino alle Alpi austriache
Forcella Pana vista da un'altra prospettiva
La discesa sull'altro versante si effettua con una serie di strette serpentine su un ghiaione dove bisogna fare attenzione ai passaggi franosi
Vediamo laggiù sull'altro versante prativo malga Brogles e sopra i pascoli di Rasciesa di Dentro, esplorati in una bellissima escursione invernale
Scendiamo ora lungo i ghiaioni delle Odle
In località Fontana Bianca ci raccordiamo con il famoso sentiero 35 Adolf Munkel chiamato anche Via delle Odle che si snoda ai piedi delle sue spettacolari torri 
Il sentiero attraversa boschi, mughete e brughiere. Qui gli alberi spesso assumono un aspetto contorto avvinghiandosi ai massi per resistere meglio al vento e alle intemperie. Un paradiso per gnomi, nani ed elfi...


Si attraversa il torrente Ciacenon, si sale e si scende
Quello che resta di una valanga e l'impatto sulla vegetazione
Da sinistra la Odla di Valdusa, Furchetta e il Sass Rigais, la cima più alta del gruppo 3025 m. Il nome Odle significa in ladino "aghi" e mi pare che il nome sia molto appropriato
Saliamo ora  verso malga Gampen dove arriviamo quasi disidratati per via del caldo ma anche la fatica comincia a farsi sentire. Dopo la pausa ristoratrice riprendiamo in direzione del rifugio Genova che già scorgiamo in lontananza
Ecco l'ultimo tratto di strada che ci separa dal rifugio Genova. Ci sono due sentieri, uno estivo più ripido e breve a sinistra e uno invernale sulla destra, più lungo ma sicuro
Arriviamo al rifugio molto affollato ed è già ora di cena. Usciamo poi all'aperto a goderci il tramonto 




Secondo giorno
Lunghezza 14,1 Km.
Dislivello: 1181 m.
Tempo in movimento: 4h20 

Il Rifugio Genova 2297 m.
Quando partiamo il sentiero scompare nella nebbia ma poco dopo il tempo migliora e resterà stabile per tutto il giorno
Raggiungiamo il Passo di Poma 2340 m. e ci innestiamo sull'Alta Via delle Dolomiti 2 che parte da Bressanone e arriva a Feltre lungo 170 km in 15 tappe

La via è contrassegnata da un triangolo rosso
Verso malga Medalges alla testata della val Longiarù



Due "sherpa"
Il sentiero comincia a salire verso Forcella dla Roa
Impossibile non vedere in questa roccia il profilo di un pellerossa
Per raggiungere la forcella dla Roa 2475 m.  il sentiero traccia una decina di ampi tornanti sul canale detritico. Il passo divide il gruppo delle Odle da quello del Puez. Negli anfratti e nelle zone a nord c'è ancora della neve ma non ne troveremo quasi sul sentiero
 Gli "aghi" delle Odle




Vista dalla Forcella dla Roa

La segnaletica sulla Forcella dla Roa
La valle che si presenta dall'altra parte della Forcella. Il sentiero passa sotto la parete che si intravvede a sinistra fino a portarsi alla base della Forcella Nives 2740 m. dove dovremo affrontare un facile tratto attrezzato che può diventare impegnativo in presenza di neve e brutto tempo. In quest'ultimo caso meglio seguire l'Alta Via N°2 che scende lungo la Val de la Roa e risale alla Forcella di Sieles 2505 m. andando alla fine a raccordarsi con il sentiero proveniente da Forcella Nives
La Forcella Nives. Il sentiero sale sulla parte sinistra del canalone. Si sale con l'aiuto di tratti di cordino e alla fine di una scala. Non avevamo con noi il kit da ferrata ritenendo sufficiente fare attenzione  al ghiaino  all'uscita dal canalone come avevamo letto in alcune relazioni
La parte sommitale del canalone
Un tratto attrezzato

Da Forcella Nives verso Forcella dla Roa
All'uscita dal canalone su forcella Nives. Sullo sfondo il gruppo delle Odle. Da Forcella Nives in mezz'ora e poco sforzo si può facilmente raggiungere la sommità del Piz Duleda 2909 m che offre una panorama vastissimo
Il Piz Duleda da Forcella Nives
Le Odle dal Piz Duleda
La Val da la Roa che scende verso il rifugio Firenze
Ancora le tormentate Odle
Il Sass de Putia 2875 m. e a sinistra parte delle Odle di Eores
Zoom sul Sass de Putia 
Il Piz de Puez 2913 m.
I  bianchi ghiaioni sotto di noi
La parte terminale della Val Longiarù

Una coraggiosa coppia con bambino su forcella Nives. Sullo sfondo il gruppo di Sella
Ultima zoomata sulle Odle che viste da qui sembrano formare una corona

Ci troviamo ora nel gruppo di Puez, caratterizzato da un vasto altipiano desolato di lastroni di rocce calcaree ad un'altezza di 2400 m. circa, inciso da valli profonde e con cime rotondeggianti. Il gruppo è attraversato da diversi sentieri ma è meno frequentato del vicino gruppo delle Odle. Sembra che il toponimo Puez derivi dalla sua povertà di pascoli 
Dalla Forcella Nives scendiamo tagliando questo versante di sfasciumi
Raggiungiamo gruppi sparsi di trekkers diretti anch'essi al rifugio ormai non lontano
Una famigliola con bebè ci dà il benvenuto


Finalmente raggiungiamo il rifugio Puez posto in una conca quasi a strapiombo sulla sottostante Vallunga
Il rifugio Puez 2475 m. è già pieno di escursionisti, per fortuna abbiamo riservato con molto anticipo

Da sotto il rifugio si vede la Vallunga, una bella valle glaciale che da Selva di Val Gardena si inoltra per diversi chilometri fino ai piedi del gruppo del Puez


Terzo giorno 
Lunghezza: 11,7
Dislivello: Ascesa: +401  Discesa: -1110
Tempo in movimento: 3h35
Dal rifugio Puez ci dirigiamo verso sud est su un sentiero in falso piano che costeggia la testata della Vallunga

Una coppia di escursionisti è seduta sul precipizio. Da lontano lui sembra avere una tuta alare ed essere pronto a spiccare il volo. Sarebbe il posto ideale!
Così si raggiunge scendendo per un canalino a gradini Forcella del Ciampai e si risale dall'altra parte arrivando sotto il Sass da Ciampac. Si possono notare le sommità rotondeggianti delle montagne di questo gruppo
Attraversiamo quindi sull'altro versante l'altopiano di Crespeina riempendoci gli occhi della desolazione di questo paesaggio lunare

Il laghetto di Crespeina è una piacevole sorpresa in tutto questo pietrame
Dopo il lago ci aspetta la salita al passo di Crespeina da dove si comincerà a scendere a valle
Ad un bivio lasciamo l'Alta Via n°2 diretta al passo Gardena e scendiamo lungo la Val Chedul sul sentiero 12
Prima di scendere scatto quest'ultima foto all'altipiano dove si scorge sopra la chiazza di neve il rifugio Puez
Scendiamo lungo la solitaria val Chedul passando lentamente dalle pietraie ai prati e infine al bosco. Si mette a piovere e dobbiamo tirar fuori i nostri poncho che fino all'ultimo avevano sperato di uscire asciutti dall'avventura
Il profilo seghettato delle montagne del gruppo del Cir
Siamo ormai in vista delle scoscese montagne che racchiudono la Vallunga 
Sono snelle e arrotondate alla sommità e mi ricordano vagamente le Rocky Mountains
Eccoci infine sui prati della Vallunga con la sua caratteristica forma ad U di valle glaciale. La valle è molto frequentata anche in inverno per via di una rinomata pista per sci di fondo e percorsi per ciaspole
Una scultura lignea di qualche personaggio mitologico delle fiabe di queste valli ladine. Percorriamo l'ultimo tratto di fondovalle seguendo la strada da Ciampac per Selva (via Larciunei) per poi girare a destra (all'altezza del garni Sunela e di una fermata del bus) lungo un ripido sentiero che si collega a quello che conduce al rifugio Firenze e che ci riporta infine al parcheggio. 

Topografia: Carta Kompass 627 Val di Funes

Scarica la traccia gps da Wikiloc

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