Laghi di Cornisello


Lunghezza: 15,6 Km
Dislivello: 903 m
Tempo: 4h10
Altitudine max: 2184 m
Difficoltà: media

Questa escursione ci porta ai piedi della Presanella dove in alcune conche glaciali sono incastonati dei bellissimi laghetti noti per il colore delle loro acque. Sono i tre laghi di Cornisello, attorniati da due magnifici scenari, la Presanella ad ovest e le dolomiti di Brenta ad est. La salita ai laghi si effettua dalla Val Nambrone, una bella valle piuttosto selvaggia e poco frequentata del parco naturale Adamello-Brenta. Nella traccia gps manca il tratto dal parcheggio al bivio per il rifugio Cornisello a causa di un problema alle batterie del gps
Come arrivare: si giunge in val Nambrone seguendo l'indicazione situata nei pressi di S.Antonio di Mavignola in val Rendena. Superato il rifugio Nambrone si parcheggia dopo qualche chilometro in una piazzola nei pressi del ponte di Val Nambrone e antistante l'inizio della strada per il rifugio Cornisello. Quando abbiamo fatto questa escursione l'abbiamo trovata chiusa al traffico per la posa di tubature dell'acquedotto. Dal parcheggio si continua a piedi sul fondovalle per una ventina di minuti sul sentiero 217 fino a raggiungere un altro ponte detto della Canavaccia 1377 m. nei pressi del quale inizia il nostro sentiero di salita
Saliamo lungo il sentiero 238, poco frequentato e detto della Canavaccia dall'omonimo nome del ponte. La val Nambrone qui è molto incassata e piuttosto selvaggia
Con una serie di tornanti il sentiero si alza rapidamente nel fitto bosco fino a sbucare sulla radura erbosa della Mandra dell'Orso dove si trova l'omonima baita
La valle è dominata dal fragore delle acque della imponente cascata di Cornisello, una delle più alte del Trentino che riversa le acque dei laghi superiori nel Sarca di Nambrone


Si continua a salire tra radi larici prima in una valletta e poi tra dossi e balze fino a raggiungere con un ultimo strappo la soglia della conca di Cornisello
Dopo quasi 2 ore di salita siamo sui prati che circondano il rifugio. da dove si può godere un maestoso panorama sul gruppo del Brenta 

Il Brenta Centrale
Saliamo al rifugio, situato su una vicina altura, per bere un caffè e fare quattro chiacchiere con il gestore. Dopo la sosta scendiamo di nuovo sul fondo della valletta dove si trova malga Ploze e continuiamo  sul sentiero 239 che per lungo tratto circonda i due laghi Cornisello inferiore e superiore
Siamo alle pendici della Presanella, in un ambiente granitico modellato dal suo ghiacciaio e piuttosto brullo salvo alcune zone di pascolo. La cima che si vede sulla destra è Cima Cornisello 3153 m
Questo è il lago Cornisello inferiore 2086 m. le cui acque cambiano dal verde all'azzurro secondo la luce e la posizione in cui ci si trova

Il lago è poco profondo. Il suo emissario va ad alimentare le cascate che abbiamo visto salendo
Il lago Cornisello superiore è poco distante, è  più grande del primo e si differenzia anche per il colore delle sue acque decisamente più azzurre

E' un colore  stupefacente che ci lascia a bocca aperta

Lungo il sentiero si incontra questo segnavia. Da qui parte il sentiero per il lago Vedretta, un altro bellissimo lago posto più in alto, a quota 2612
Costeggiando il bordo del lago raggiungiamo malga Cornisello con alcune mucche in villeggiatura sul suo pascolo. Lungo la strada che fa il giro del lago ci imbattiamo in un piccolo cantiere in piena attività, credo si tratti dei lavori per la captazione dell'acqua di una sorgente. In questa zona negli anni '60 si voleva creare un bacino artificiale per scopi idroelettrici, progetto poi abbandonato per ragioni ambientali. I lavori già iniziati però hanno danneggiato anche se parzialmente questo magnifico ambiente lasciando in loco parecchia ferraglia e delle strutture in cemento
Giunti a questo segnavia si può decidere di raggiungere con un'altra mezz'ora di cammino il soprastante bellissimo lago Nero visto in un'altra escursione 
Cima Cornisello

Nella foto si vede la stradina che ci riporterà al rifugio
Il monte Giner 2957 m. dove il 22 dicembre 1956 avvenne un grave incidente aereo  (21 vittime), il più grave mai avvenuto nella nostra regione
Continuiamo per il sentiero che ci riporta al rifugio passando per un tratto in ombra dove troviamo già delle pozze ghiacciate
Il lago Cornisello inferiore
Il rifugio Cornisello. Da lì scendiamo lungo la strada asfaltata (9 km) che ci riporta in circa un'ora e trenta di nuovo al parcheggio
Scendendo abbiamo modo di gustarci tutte le fasi del tramonto sul Brenta






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