Trek nei Lagorai: il bivacco Cengello

Lunghezza: 24,14 Km
Dislivello: 1422 m
Tempo in movimento: 7h40
Altitudine max: 2351 m
Difficoltà: media



I Lagorai sono molto adatti per dei piccoli trek di due o più giorni, data la presenza di numerosi bivacchi, baiti o semplicemente ricoveri. Alcuni di questi sono dotati di tutto l’occorrente per una comoda sosta (ma in un bivacco ci si può restare al massimo per ventiquattro ore) come l'Argentino Vanin, altri sono più spartani e dotati solo di un tavolo, una stufa e un tavolato per dormire. Questa pagina li mostra in una mappa, classificandoli e fornendo le informazioni più importanti


Malga Conseria. Sullo sfondo al centro il monte Cengello 

Nei Lagorai, volendo, si può anche dormire in tenda, il tempo di una notte, soluzione questa adottata da chi decide di fare la TransLagorai, la traversata dell’intera catena. Esistono poi le alte vie, del Granito e del Porfido, che si appoggiano sui rifugi presenti in zona
Questo che presento è un piccolo trek di due giorni che permette l’esplorazione di un settore posto nelle vicinanze di cima d’Asta con un pernottamento nel bivacco Cengello, dotato di tavolo, stufa e legna ma non di letti
Settore dei Lagorai dal passo Cinque Croci 
E’ necessario dunque portarsi un sacco a pelo ed un materassino. Di legna non ce n'è molta ma è facilmente reperibile nei dintorni aiutandosi con l'accetta e il segaccio in dotazione al bivacco. La posizione del baito, posta vicino all’omonimo laghetto, è incantevole. Il tramonto sui bordi del lago offre momenti indimenticabili

1° giorno

Laghetti Lasteati e Cima d'Asta 
Si parcheggia presso ponte Conseria in Val Campelle, raggiungibile da Strigno in Valsugana (nei festivi e prefestivi a pagamento, € 3,50) e si prende la direzione della malga-rifugio Conseria, sentiero 326, che si raggiunge dopo 45’ (km 1,8 ) di salita abbastanza ripida. Dal rifugio, posto in una posizione molto panoramica, si continua lungo il 326 lungo un’ampia conca prativa sulla cui sommità è stato eretto un manufatto di ferro raffigurante cinque croci, simbolo dell'omonimo passo che segna il passaggio verso la valle del Vanoi e offre una bella panoramica sulla lunga catena di cime dei Lagorai
Continuando sulla destra lungo il sentiero 326 in moderata salita ci si avvicina al gruppo di cima d’Asta, una massiccio dotato di un’imponente parete sud-ovest che colpisce anche per la simmetria dei suoi fianchi. Alla sua base si trovano numerosi laghetti (Lasteati) in alcuni dei quali la mole scura della montagna e il verde intenso dei suoi prati si specchiamo creando un paesaggio da cartolina 

Si giunge infine alla forcella Magna a quota 2117 m. (1h20 dal passo cinque Croci) punto strategico che unisce il gruppo di cima d’Asta con il gruppo di Rava. Dalla forcella scende la Val Malene in fondo alla quale si può scorgere il Rifugio-Malga Sorgazza, punto di partenza dell’Alta via del Granito

Il numero dei segnavia qui presente dà un’idea dell’importanza della forcella come crocevia di diversi sentieri. Ora noi seguiremo sulla destra il sentiero 373 in direzione della forcella delle Buse Todesche che si raggiunge in 1h40. Questo tratto attraversa antiche zone di guerra poste sulla dorsale del monte Cengello, versante della val Malene
Il bivacco Lasteati 
In bella posizione panoramica sulla Cima d’Asta incontriamo subito un bel lago e un bivacco molto rustico, il bivacco Lasteati, dotato solo di un tavolo e di due posti letto su tavolati

Arrivati alla forcella delle Buse Todesche (2309 m.) inizia la discesa lungo il sentiero 360, lungo il quale s’incontrano altre pozze d'acqua. Subito sotto la forcella, a un crocevia posto in posizione panoramica, si prende il segnavia per il Bivacco Cengello (sentiero L35) che si raggiunge in 30’. Il bivacco come dicevo è posto in una bella conca sotto il monte omonimo, che da questo versante ha un profilo che ricorda vagamente il Cervino
Il monte Cengello con l'omonimo bivacco

Da un laghetto soprastante il bivacco scende un ruscello che passa a pochi metri dal baito, cosa che rende il soggiorno più confortevole, infatti immergere i piedi caldi e sudati nell’acqua fresca resta un uno dei piaceri più ricercati dai trekkers




Il lago Cengello al tramonto 
Qui finisce il primo giorno.Volendo chiudere l’escursione in giornata si può continuare lungo il sentiero L35 che conduce a un crocevia soprastante malga Conseria (1 h), nelle vicinanze di un cimitero di guerra, e da lì scendere al parcheggio lungo il percorso dell’andata.
 lunghezza

Lunghezza:14 km - tempo: 6/7 ore 

2° giorno


Si ritorna indietro fino al crocevia del giorno prima e si gira a destra riprendendo il sentiero 360 che costeggia i versanti erbosi di cima Nàssere. Si giunge così in vista di un bel laghetto, sulla carta apparentemente senza nome e incassato in un vallone  
Nelle vicinanze si trova il bivacco "dei Scagni" (2139 m.), che possiede le caratteristiche del precedente ma non ha la stufa. Vicino al bivacco un crocevia indica la direzione per il lago di Nàssere e il sentiero dei Nomadi. Si continua ancora per un po sul 360, fino a un successivo crocevia, punto dal quale il 360 inizia decisamente a scendere verso il rifugio Caldenave
Lago Nassère 
Noi invece prendiamo sulla destra il sentiero dei Nomadi (L31) che ci porta in 15’ al bel lago di Nàssare o Nàssere, immerso in un bellissimo bosco. Da lì, ancora un’ora di discesa abbastanza ripida lungo il sentiero L31 o dei Nomadi ( così chiamato in memoria dei due musicisti scomparsi del gruppo dei Nomadi) e si giunge al bivacco Nàssere
La val Coldenave e il bivacco Nassèra 

E' dotato di due locali, uno riservato agli escursionisti (due materassi in dotazione, cucina e tavolo) e l’altro ai cacciatori della zona
Subito sotto il bivacco s’intercetta sulla destra la forestale che ci riporta infine al parcheggio in circa un’ora (4 km). 


Scarica la traccia Gps da Wikiloc

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