Latemar - Bivacco Rigatti

Lunghezza: 17,13 Km
Dislivello: 1328 m
Tempo in movimento: 8h
Altitudine max: 2684 m
Difficoltà: media

Giro lungo e faticoso ma molto bello all'interno del Latemar, l'antico atollo fossilizzato famoso per fare da cornice al lago di Carezza. Il giro prima esplora il versante est rivenendo sul versante ovest al ritorno
Partenza dal parcheggio vicino alla seggiovia Latemar che da Pampeago (si arriva da Tesero) porta all'omonimo passo. Si sale prima sulla destra su prati fino a passo Feudo (da dove salgono i turisti provenienti da Gardonè) e poi tra ghiaioni e rocce sempre più ripidamente fino al rifugio Torre di Pisa, chiamato così perché vicino si erge un pinnacolo che ricorda la famosa torre
Si continua in direzione nord sul sentiero n.516 attraversando i Lastei di Valsorda in un paesaggio lunare e maestoso. Si arriva quindi alla Forcella dei Campanili, da dove si può scorgere il sottostante lago di Carezza

Campanili, punte, pinnacoli, mostri e fantastici animali pietrificati dalle forme bizzarre creano un ambiente alla Tolkien

Da questa forcella parte la facile Ferrata dei Campanili che non abbiamo percorso perché non avevamo con noi l'attrezzatura

Abbiamo quindi seguito il sentiero 18 che costeggia più in basso la stessa ferrata per arrivare dopo circa 40' alla Forcella Grande dove è situato il bivacco Rigatti 
Il bivacco Rigatti alla Forcella Grande
Il bivacco Rigatti (m.2650) si trova nella Forcella grande, tra lo Schenon e la Torre Christomannos, nel massiccio del Latemar. Fu costruito nel 1972 dalla sezione S.A.T. di Rovereto, ed è intitolato a Mario Rigatti, pilota della seconda guerra mondiale e presidente della Sezione SAT di Rovereto. Dispone di 9 posti letto. Nelle vicinanze non è presente una sorgente (Wikipedia)
Qui l'abisso sottostante sconsiglia di esporsi troppo per prendere foto!

Il lago di Carezza dalla Forcella Grande
Ritorno per lo stesso sentiero fino al bivio per la Forcella dei Camosci

Il passaggio nella stretta gola permette di svalicare sul versante ovest del Latemar
Scendendo il sentiero entra ora in un vallone (Erzlahn) dove le rocce assumono forme bizzarre e caotiche


 E' visibile qui più che altrove l'origine marina del Latemar
Il sentiero perde velocemente quota e e si vedono ora, 700 metri più sotto, i pascoli di Obereggen
La discesa faticosa finisce all'incrocio con il sentiero 22 che riporta verso sinistra alla Maieralm e poi passo di Pampeago
Si possono seguire le indicazioni per la seggiovia. Noi abbiamo preferito restare invece in quota percorrendo il sentiero che riconduce alla passo Feudo per poi tagliare lungo i prati quando siamo stati in vista della stazione a monte della seggiovia. Quest'ultimo tratto parecchio lungo si svolge in saliscendi tra pascoli ed è costellato da richiami turistici come questo
Da non perdere il punto di osservazione panoramico a 360° di recente realizzazione, dove e possibile scoprire i nomi di tantissime montagne vicine e lontane. 
Ultima corsa a valle della seggiovia: h 17.30

Scarica la traccia gps da Wikiloc


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